Monthly Archives: November 2012

maya galattici

Kolosimo Giacobbo e Argüelles con le loro teorie sui maya hanno contribuito molto a fare dell’ufologia una psuedo-scienza per creduloni e ciarlatani.

Sul fatto che Kolosimo ( che in realtà è italiano, la k se l’è aggiunta da solo, suppongo nel tentativo di darsi un tono ) sia un buffone non mi pare ci sia da discutere, eppure è stato lui a contribuire alla fama dell’astronauta di Palenque e a iniziare il mito dei maya galattici. Con astronauta di Palenque si intende la raffigurazione sulla lastra tombale del re Pacal Voltan, la quale raffigura un uomo che manipola strani ingranaggi mentre dei tubi gli escono dal naso, dei piccoli razzi sono raffigurati alla base della lastra. Immagine curiosa che ha suscitato l’idea che si possa trattare di un uomo alla guida di uno strano oggetto, che effettivamente può ricordare la cabina di pilotaggio di un moderno shuttle. La cosa interessante è che lo scheletro del re è più alto di venti centimetri della media dei maya e non presenta le deformazioni craniche tipiche del popolo, quindi il re, probabilmente non era un maya, anzi, secondo Kolosimo era un alieno-dio giunto dallo spazio. Di questa opinione sembrano essere anche Argüelles e Fiorella Capuano, la quale intervistata da Giacobbo dice “i Maya Galattici sono arrivati sulla Terra da altri livelli di coscienza, sono i conoscitori del tempo e sono venuti qui per una missione, per insegnare a noi umani a cambiare il nostro modo di vivere”.  Argüelles sostiene che gli uomini, prima di insediarsi sulla Terra, abbiano fondato colonie su Marte e sul pianeta Maldek ( che per inciso, non esiste ), i maya galattici sarebbero ancora in viaggio per lo spazio, sono venuti al tempo degli olmechi e torneranno nel 2012. Inoltre, i maya galattici sarebbero capaci di materializzarsi con un trasferimento cromo-molecolare, una sorta di incarnazione, per guidarci verso un radioso futuro.

In realtà il calendario maya ( i maya non hanno fatto profezie, hanno fatto calendari ) non è così ottimista: quella che stiamo vivendo è l’era dell’oro, che finirà il 21 dicembre 2012, ultima data del loro calendario. Non ci sarebbe quindi un 22 dicembre, il tempo finisce il 21. Né pare che i maya fossero questi gran viaggiatori, intergalattici o meno. L’astronauta di Palenque/re Pacal Voltan, era probabilmente uno dei pochi veri viaggiatori, ma a giudicare dallo scheletro non era un maya né un alieno né un dio, anzi, era piuttosto un europeo venuto dal mare: questo spiegherebbe il disegno sulla lastra tombale nonché il motivo per cui al suo arrivo in America Cortes sia stato salutato come il dio Kukulkàn, ricambiando i discendenti dei maya con lo sterminio. Cortes, alto e bianco, con le sue enormi imbarcazioni, non assomigliava affatto agli uomini ( maya ) e doveva essere per tanto una specie di divinità. Non dunque un navigatore galattico, ma un semplice marinaio.

Ciò non toglie che la cosmologia maya fosse qualcosa di straordinario e assolutamente complesso: i maya avevano tre calendari, uno basato sulla gestazione e sui cicli di Venere, uno basato sull’orbita terrestre ( i quali si incrociano ogni 52 anni ) e infine il lungo computo, basato sulla precessione degli equinozi, cioè quello scarto per cui in migliaia di anni il sole sorgente si sposta per le costellazioni. Il lungo computo è diviso in 5 ere, l’ultima delle quali finirà nel 2012: partendo dal 3113 a.c. il calendario conta a ritroso i giorni fino al 21 dicembre 2012. Pare che i maya avessero previsto ( correttamente ) per questo giorno due fatti rarissimi: il termine della rotazione processionaria della Terra attorno al proprio asse e l’allineamento del sole e del centro della via Lattea.° Il primo fatto indica che durante l’equinozio di primavera vedremo presto sorgere il Sole dalla costellazione dell’acquario, il secondo indica che il centro della galassia sarà oscurato dal Sole. Questo per i maya è un fatto piuttosto grave, dato che ogni vivente è collegato energeticamente con il centro della galassia, origine di tutte le cose. La cosa sensazionale è che è stato solo negli ultimi anni che si è avanzata l’ipotesi di un buco nero al centro della Via Lattea, buco nero che potrebbe essere effettivamente l’origine della galassia.

Difficilmente i maya galattici torneranno il 21 dicembre per guidarci verso un futuro meraviglioso, ma la loro conoscenza dei pianeti, dei cicli del Sole e della Terra merita sicuramente attenzione.

 

°Su questo punto però le fonti sono discordi e non tutte autorevoli, mi riservo dunque la possibilità di star dando un’informazione scorretta.