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PROGRAMMA osservatorio di ufologia radicale

Questo gruppo si propone di indagare il fenomeno UFO fuori dalle mistificazioni dell’ufologia tradizionale e cosiddetta scientifica promuovendo un’autosuggestione consapevole. L’idea di base è che non si possa mai decifrare appieno il fenomeno ufo, pertanto, più importante di scoprire la realtà è ciò che si può ricavare da esso. L’ufo, in quanto oggetto volante non identificato, rimanda alla sua stessa intrinseca non identificabilità. Questo gruppo si propone di rileggere l’ufo a partire dalla Dialettica negativa e più in generale dall’intera opera di Adorno, concependolo come qualcosa di assolutamente non riducibile al concetto, né trasformabile in merce. L’identificazione è infatti il primo passo per ridurre lo sconosciuto a qualcosa di meno spaventoso e potenzialmente pericoloso, che passando per le successive fasi di raffinamento e sussunzione trasforma ogni novità in qualcosa di utilizzabile. La migliore critica alla società capitalista è quella di mantenere la non identificabilità di qualcosa tenendolo al di fuori della logica di dominio che ogni volta si rovescia in dominio sull’uomo. I vari tentativi di eliminare la portata eversiva dell’ufo riducendolo a qualcosa di noto, sia da parte dell’ufologia tradizionale che da parte degli apparati militari, invece di chiarificare e dare al popolo gli strumenti di una comprensione autonoma hanno cercato di mistificare e ridurre il fenomeno trasformandolo in apparato mediatico, in industria culturale. L’ambiguità di fondo che i militari e gli ufologi hanno creato intorno al fenomeno serve per renderlo più affascinante ed adatto alle sue trasposizioni cinematografiche, che di fatto lo deturpano del suo proprio fascino.

Mantenere la non identificabilità dell’ufo non significa rinunciare alla sua indagine bensì porre il primato su quello che l’uomo può ricavare da esso. La ricerca di un contatto con l’ufo è e rimane uno dei nostri intenti principali. Che l’ufo sia un’astronave aliena, un alieno-macchina, un riflesso del sole, un veivolo militare sovietico che vuole distruggere l’America, che sia un veivolo terrestre proveniente dal futuro o che sia solo la junghiana proiezione del nostro inconscio; al momento non ci è dato di sapere, ma tutte le possibili spiegazioni devono avere in comune l’autodeterminazione dei partecipanti al gruppo di ufologia radicale, e non esser date dagli organi ufficiali. Ognuna infatti può portare un importante messaggio mistico religioso politico e soprattutto di autocomprensione. Ecco perché qualsiasi suggestione si ricavi dall’ufo dev’essere consapevole ed autodeterminata. Finché non conosceremo la verità sugl’ufo possiamo comunque interpretarli in un ottica positiva di trasformazione personale e /o sociale.

La partecipazione a questo gruppo è aperta a chiunque, non serve essere ufologi ma solo pensare di poter dare un efficace contributo alla nostra ricerca. Per partecipare basta contattare Senza con un messaggio di posta. Noi infatti siamo fieri di non essere ufologi tradizionali e riconosciuti da organi ufficiali. Per esser ufologi radicali non bisogna fare questo di lavoro, ed in generale ci rifiutiamo di identificare la nostra essenza di persone con un’occupazione lavorativa; basta una seria dedizione alla causa, e una seria motivazione all’espandere la conoscenza ufologica ai più rifiutando i mezzi comunicativi dell’industria culturale. L’arte, la vera arte, mantiene sempre un elemento di non identità rispetto alla società che la vuole concettualizzare, pertanto riteniamo che l’arte abbia in comune con l’ufo la sua essenza più intima.