l’importanza del falso

Quegli apparati che intendono mascherare la verità sugli ufo giocano sul dubbio, facendo passare per vere cose che non lo sono al fine di mistificare l’intero fenomeno. Ancora prima della spontanea collaborazione al nascondimento della verità da parte dell’industria culturale sopratutto cinematografica; notizie palesemente false distribuite da governi, militari o da una dietrologia che per ora rimane senza nome ( non si può infatti essere sicuri che qualcuno nel governo sappia davvero la verità ), hanno portato scompiglio nella ricezione degli ufo. Video come quello dell’autopsia ad un alieno, patetica ricostruzione d’un improbabile autopsia, spacciato come filmato reale rubato dopo il dubbio schianto d’un ufo a Roswell; concorrono a creare quel misto di verità e finzione per cui nessuno può più essere sicuro che qualcosa di vero ci sia. Anche l’ufologia tradizionale ha concorso, sebbene di solito con buoni intenti, a creare tale effetto d’insicurezza, cercando, come Kolosimo, prove ultime nell’esistenza degli alieni in ogni cacca di mucca dei secoli passati. Altri falsi ufologi si sono invece totalmente votati a mistificare il fenomeno con la stessa frequenza con cui andavano al gabinetto. Il risultato è che oggi per quante persone dicano di credere negli alieni ben poche di esse sanno in cosa credono, scambiando un libro di fantascienza come resoconto reale di fatti realmente accaduti, o temendo il prossimo arrivo degl’invasori rettiliani sulla traiettoria di New York. Finché le persone non sapranno distinguere il falso da ciò che è probabile nessuno si chiederà qual’è la verità sugli ufo perché penserà di averla già scoperta, oppure bollerà ogni manifestazione come vana superstizione.


Comments are disabled.